Presepio 2024

Presepio 2024

La RICERCA dell’ALLOGGIO

 

«In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirinio. Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città. Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazareth e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell’alloggio (Lc, 2, 1-7).

Fino a qualche anno fa, la parola greca kataluma era stata erroneamente tradotta con “albergo”. La nuova traduzione della Bibbia della CEI ha finalmente corretto la parola in “alloggio”.

La tradizione vorrebbe che Giuseppe si sia messo alla ricerca bussando alle porte delle locande o degli alberghi del tempo.

In realtà, è molto più probabile che Giuseppe abbia portato Maria a casa dei suoi parenti.

Quindi, cosa significa “alloggio”?

Le case palestinesi di 2000 anni fa erano divise in due parti: una posteriore scavata nella roccia (chiamata “grotta”) e una anteriore costituita da un edificio in blocchi di pietra (chiamato “alloggio”).

Possiamo immaginare che l’“alloggio” fosse pieno di persone, parenti di Giuseppe arrivati a Betlemme per il censimento. Allora, molto probabilmente, Maria partorì nella “grotta”, cioè la parte più interna della casa, dove venivano messi gli animali di famiglia, per preservarli dal freddo.

Noi, quest’anno, nel presepio abbiamo voluto rappresentare più la tradizione che la realtà.

I commenti sono chiusi.