Presepio 2013
La vita nascosta di Gesù
Nel presepio di quest’anno, oltre alla Natività di Gesù, abbiamo voluto rappresentare quella che i Vangeli chiamano “la vita nascosta di Gesù”. A Nazareth Gesù visse sino a 30 anni nella comune quotidianità della vita familiare, condividendo tradizioni e pratiche religiose. Di tutto questo periodo non si hanno notizie.
A noi piace pensare che Gesù, da ragazzino, fosse sempre in mezzo a tante altre persone, a Giuseppe e Maria soprattutto, ma anche ad amici e parenti… un po’ come noi.
Paolo VI, in occasione del suo pellegrinaggio in Terrasanta, il 5 gennaio 1964, proprio a Nazareth parlò in modo chiaro e significativo del mistero della vita nascosta di Gesù.
Vale la pena rileggere alcune frasi di quel memorabile intervento, per comprendere il valore che Gesù stesso ha voluto dare alla nostra quotidianità condividendola per così tanti anni: “Nazareth è la scuola dove si è iniziati a comprendere la vita di Gesù, cioè la scuola del vangelo. In primo luogo essa ci insegna il silenzio. Oh! se rinascesse in noi la stima del silenzio, atmosfera ammirabile e indispensabile dello spirito. Essa ci insegna il modo di vivere in famiglia. Nazareth ci ricordi cos’è la famiglia, cos’è la comunione di amore, la sua bellezza austera e semplice, il suo carattere sacro e inviolabile. Infine impariamo una lezione di lavoro. Oh! dimora di Nazareth, casa del Figlio del falegname! Qui soprattutto desideriamo comprendere e celebrare la legge, severa certo, ma redentrice della fatica umana. Vogliamo salutare gli operai di tutto il mondo e mostrar loro il grande modello, il loro divino fratello”.